Encomiabile iniziativa da CIRCOLO DIDATTICO di PAVONE
Encomiabile iniziativa da Circolo Didattico di PAVONE
FOTO delle bellissime scatole preparate per la raccolta degli alimenti
Alimenti ricevuti da Caritas dall’ Istituto Comprensivo di Pavone
a conclusione del progetto “Dona cibo”:
- Tonno 260;
- Legumi 357;
- Olio 14;
- Pelati e sugo 232;
- Farina 30;
- Polenta:15;
- Riso 54;
- Pasta 465
- Latte 43;
- Caffè 6;
- Sale 2;
- Biscotti 122.
- Totale 1647 confezioni
Una encomiabile iniziativa
Si sente affermare da chi ci governa, o dalla TV, o scritto sui giornali che la crisi economica è superata, ma nessuno si accorge che la millantata crescita economica, nella realtà, non produce alcun effetto positivo sulle persone che vivono ai margini della società.
Le code alle porte delle Caritas, o degli altri enti di assistenza, non sono diminuite; è soprattutto la mancanza di lavoro, che trascina e mantiene nell’indigenza molte famiglie che non riescono a far fronte alle spese per la casa, la salute, la scuola e per un’alimentazione adeguata, ecc.
Tutto questo accade nel clima a cui si è abituato l’uomo di oggi: il clima dell’indifferenza, dell’egoismo, dello spreco, della ricerca del potere, della violenza; sembra che abbia valore solo il proprio “io”, il resto non conta. Alle infinite e palesi situazioni di disagio ed emarginazione si risponde trincerandosi dietro stereotipi, diffidenze, paure e pregiudizi che contribuiscono a considerare i poveri come “gli invisibili” della società.
E’ possibile restare indifferenti di fronte a un uomo di 55 anni a cui non viene più concesso di lavorare perché “troppo vecchio” e la sua pensione è così lontana, “perché troppo giovane”, da essere considerata come una chimera? E’ possibile restare indifferenti ai casi di reale incolpevole incapacità di gestire anche un proprio misero reddito, come spesso capita a persone anziane sole, o malate, o culturalmente povere e, spesso, sottoposte a vergognosi raggiri?
Il trionfo dell’indifferenza e dell’individualismo esasperato fanno sì che prevale il sentimento del: “chi se ne frega!”
Ma non tutto è così nero! Ci sono delle persone, sensibili alle situazioni di emarginazione, che hanno pianificato per il terzo anno consecutivo un’iniziativa che dichiararla solo come encomiabile, non è sufficiente per il suo valore pedagogico, di giustizia, di condivisione e del superamento di stereotipi, di pregiudizi, paure.
Le scuole dell’infanzia, primaria e media del Comprensorio dei Comuni di Pavone, Banchette, Fiorano, Lessolo e Samone hanno organizzato una raccolta di alimenti, a lunga conservazione, che hanno donato alla Caritas Diocesana di Ivrea, affinché siano devoluti a coloro che necessitano di aiuto.
Per aiutare a mettere insieme “il pranzo con la cena”, come si diceva un tempo.
Con il consenso della Vicepreside dott.ssa Paola Borriello, la sapiente regia della referente del progetto “ Dona Cibo” Enrica Defilippi e il paziente e sensibile lavoro di tutto il corpo insegnante, si è provveduto a formare nei ragazzi la coscienza dell’importanza del non spreco, della corretta alimentazione e, soprattutto, alla condivisione, anche nel poco, degli alimenti essenziali che troppo spesso mancano sulla tavola di tante persone.
I ragazzi hanno costruito dei contenitori, arricchendoli con disegni, frasi e quanto la loro fantasia suggeriva, nei quali hanno posto gli alimenti che hanno voluto donare alla presenza dei Sindaci e altre autorità comunali dei cinque paesi.
La Caritas Diocesana riconoscente, plaude con entusiasmo a questa civile iniziativa e ringrazia, anche a nome di coloro che troveranno la loro borsa alimenti un po’ più ricca, la Vicepreside Paola Borriello, la referente del progetto Enrica Defilippi e tutti indistintamente maestri e professori per questa importante opera educativa che pone giustizia e carità come due facce della stessa medaglia, per venire incontro a chi chiede aiuto, per vivere un po’ più dignitosamente.
La Caritas è fermamente convinta che sia necessaria questa opera di formazione delle coscienze partendo dai ragazzi in età scolastica; proprio con il fondamentale aiuto delle scuole è possibile, con adeguati mezzi di supporto, infondere un corretto senso dell’altruismo per farsi prossimi a coloro che sono in difficoltà, che devono essere considerati come ‘persone’ e non come “scarti” della opulenta società che gode del di tutto e di più.
Ad maiora!
Emiliano Ricci – Ugo Berti